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Premio Matteo Visconti di Modrone

In memoria del Presidente della Fonderia Artistica Battaglia

 

Il vincitore del premio del valore di 10.000 euro sarà scelto tramite Open Call tra le proposte delle gallerie partecipanti all’edizione 2025 di miart, fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano. L’artista premiato potrà realizzare la sua opera presso Fonderia Artistica Battaglia con l’assistenza degli artigiani che vi operano. A selezionarlo una giuria formata da Cecilia Alemani, Nikola Dietrich, Dr. Jelena Trkulja e dal Presidente di Fonderia Artistica Battaglia, Bernabò Visconti di Modrone, in qualità di Presidente di giuria.

 

 

Questa è una storia d’altri tempi, forse, e di alti valori, che unisce un’azienda, la Fonderia

Artistica Battaglia attiva a Milano dal 1913, a un uomo, Matteo Visconti di Modrone, che ne

divenne Presidente nel 1999. O viceversa. Scomparso a gennaio 2023, Matteo Visconti ha

saputo, e voluto profondamente, valorizzare il passato glorioso di quest’opificio, la spinta

artistica e storica, il significato culturale che l’ha pervasa in più di un secolo di attività, e che

gli ha valso l’Ambrogino d’oro nel 1961. Per ricordare la figura di imprenditore – ma anche

mecenate – colto e amante della cultura, dei libri, dell’arte e della sua Fonderia, nasce il

premio Matteo Visconti di Modrone, in collaborazione con miart. A istituirlo, la famiglia

Visconti, che si assume la responsabilità di continuare con passione la storia e tradizione

della Fonderia.

 

La storia di Battaglia s’intreccia profondamente alla storia dell’arte e della città di Milano.

Scrive Mario Lepore nel 1964 nell’introduzione al libro per i cinquant’anni di attività della

Fonderia, dando voce alla passione che ha spinto Matteo Visconti a intraprendere tante

iniziative in Fonderia per promuovere l’arte contemporanea, quella della fusione del bronzo

e gli artisti:

 

«La parola “fonderia“ suscita sempre in me un'immagine affascinante, fatta di realtà. E

fantasia insieme. Vedo uno zampillo di liquido, scintillante metallo sgorgare da un infocato

crogiolo e insinuarsi, sfrigolando e avvolgendosi di vapori, entro la massa di terra brunastra

della forma. E ancora mi pare di vedere diversi uomini tutti intorno a una buca, dentro la

quale quel blocco di terra imbeve le sue viscere matrici del metallo fuso».

Il progetto vincitore sarà selezionato tra quelli proposti dagli artisti che avranno risposto

all’Open Call, che verrà lanciato nel mese di febbraio 2025 da miart e Fonderia Artistica

Battaglia. Il premio del valore di 10.000 euro permetterà all’artista di realizzare la sua opera

in Battaglia con l’assistenza degli artigiani che vi operano. Ad aggiudicare il premio, una

giuria internazionale composta da Cecilia Alemani, Nikola Dietrich e la Dr. Jelena Trkulja.

 

Continua Lepore: «In Fonderia nessuna macchina riesce a sostituirsi completamente

all'uomo, come accade talvolta nella siderurgia industriale. Nessuna ha la sua sensibilità, la

sua abilità, il suo talento. E neanche riesce ad abolire la sua ansia, il suo soffrire, al

momento in cui I'opera d'arte dalle labili forme originali, mercè di fuoco e metallo, si ricrea

nella sostanza a lei definitivamente propria, che la farà durare nei secoli. Il ciclo della

metamorfosi accomuna I'artista-creatore all'artigiano, suo ausiliare necessario, nella

maniera più stretta e, in definitiva, commovente. Entrambi si sentono partecipi di un

medesimo rito, entrambi mirano – ciascuno secondo la propria funzione, epperò

trepidando insieme con il compagno – a un medesimo scopo.

 

[...] Da Battaglia l'aura artigianale, con quella sua caratteristica base di amore per quel che

si fa, con la sperimentazione continua dell’abilità individuale e della risorsa che nasce

dall'esperienza personale e dall'inventiva messa a prova dalla necessità, non è stata

spenta dal fattore industriale; tutt'altro. E così il calore del rapporto umano, sempre

necessario, ma addirittura vitale per l'artista. Questo spiega perché I'officina ha potuto e

può realizzare opere colossali difficili ed esemplari; perché quel che esce di là è sempre

eccellente; perché, qual che sia il materiale da adoperare, questa eccellenza non scade.

Gli artisti lo sanno da mezzo secolo: non solo gli italiani, ma anche gli stranieri che sono

tanti e da ogni parte del mondo si rivolgono qui.

 

Chi va in via Stilicone (dal 2019 la Fonderia si è trasferita in via Oslavia, nel quartiere

milanese di Lambrate, ndr), finisce col trovarsi a casa sua; se vuole può anche lavorare là:

c'è lo studio che può ospitarli, e anche se è già al completo, finisce che un posto da qualche

parte, allo scultore che non può andare altrove, glielo trovano.

Questo contatto stretto e amichevole con l’artista è una vecchia regola della fonderia:

come quella della maestranza scelta, di classe; come quella dell’antica salda onestà. E v’è

qualcosa ancora, di più segreto nella sua costante discrezione praticata con generosità,

con cordialità: quella cordialità a volte tinta di una sorta di bonaria “bruscheria”, ch'è poi

scudo pudico del sentimento, ed è tutta milanese. Intendo I’aiuto concreto porto all'artista in

mille modi, la fiducia intelligentemente accordata al suo ingegno».

 

 

 


 

La giuria del Premio Matteo Visconti di Modrone è composta da:

 

Cecilia Alemani – è una curatrice italiana che vive a New York. Dal 2011 è Direttrice e Curatrice Capo del programma High Line Art, il progetto d'arte pubblica presentato dalla High Line a New York. È anche curatrice della prossima 12ª edizione del SITE Santa Fe International, in programma per giugno 2025. Dal 2020 al 2022 è stata direttrice artistica della 59ª Biennale di Venezia, dove ha curato la rinomata mostra The Milk of Dreams, visitata da oltre 800.000 persone.

 

Nikola Dietrich – è una storica dell'arte e curatrice. Recentemente è stata nominata direttrice della Liste Art Fair Basel, la cui prima edizione sotto la sua direzione si terrà a giugno 2025. In precedenza, ha curato l'undicesima edizione di KölnSkulptur presso il Skulpturenpark di Colonia. Dal 2018 al 2023 è stata direttrice del Kölnischer Kunstverein, dove ha curato numerose mostre e pubblicazioni con artisti di fama internazionale. La sua carriera include anche la direzione del Museum für Gegenwartskunst di Basilea dal 2008 al 2013, dove ha inaugurato lo spazio espositivo adiacente "Elaine". Prima di questo periodo, ha lavorato come curatrice al Portikus di Francoforte dal 2004 al 2007. Dietrich è editrice di numerose monografie di artisti e cataloghi di mostre. Dal 2014 è inoltre co-editrice della Starship Magazine, pubblicata a Berlino.

 

La Dott.ssa Jelena Trkulja – è una storica dell'arte, educatrice e stratega culturale con un dottorato in arte e archeologia conseguito presso la Princeton University. Ha ricoperto incarichi accademici presso la Princeton University, la Tulane University e l'Institute for Advanced Study di Princeton, con un focus sulla storia dell'arte e dell'architettura e sulla teoria del design. La sua ricerca abbraccia l'arte bizantina, islamica e medievale occidentale, oltre all'architettura moderna e contemporanea. La Dott.ssa Trkulja ha collaborato con istituzioni di rilievo, tra cui il Metropolitan Museum of Art e i Qatar Museums, e ha diretto progetti di conservazione del patrimonio finanziati dalla Commissione Europea. Il suo approccio interdisciplinare e la sua esperienza internazionale evidenziano l'impatto

duraturo dell'arte e della cultura sulla società.

 

 

Il Presidente della Giuria:

 

Bernabò Visconti di Modrone – nato a Milano nel 1984 è il fondatore e amministratore delegato di Artshell, start-up milanese fondata nel 2018 per offrire soluzioni tecnologiche innovative al sistema dell’arte italiano e internazionale. I suoi servizi digitali, progettati per rispondere alle diverse esigenze dei vari player del settore semplificano l’art management con un approccio completamente integrato. Dal 2023 è anche presidente e amministratore delegato della Fonderia Artistica Battaglia fondata a Milano nel 1913 e che da più di un secolo si occupa della realizzazione di opere monumentali e scultoree di grande rilievo storico e artistico mediante la fusione, in bronzo a cera persa.